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Il progetto è finalizzato allo studio del sito scoperto, circa venti anni fa, da Ernesto Canal in canale Rigà, ai piedi dell’argine della località Lio Piccolo nel comune di Cavallino-Treporti.
Lo scavo, condotto in concessione ministeriale, è giunto alla seconda campagna. Al progetto partecipano l’impresa Idra di Venezia, il prof. Paolo Mozzi, geomorfologo del Dipartimento di Geoscienze dell’Università degli Studi di Padova e la dott.ssa Elisabetta Boaretto, specialista in analisi al radiocarbonio del Weizmann Institute di Rehovot (Israele).
Il fondale conserva una vasca in mattoni sesquipedali di forma rettangolare databile, anche sulla base di analisi al radiocarbonio, al 1° e 2° secolo d.C. In età romana, la struttura era sommersa e serviva per la conservazione di ostriche. Questi molluschi si sono infatti eccezionalmente conservati sul fondo della vasca. Le ostriche sono in corso di studio ad opera del dott. Davide Tagliapietra di Cnr-Ismar.
Si sono rinvenute anche delle strutture fondazionali ad una profondità minore rispetto al livello del medio mare. Si tratta di fitte palificate infisse su un fondale argilloso compatto che sostenevano dei camminamenti in mattoni rivestiti di cocciopesto. 
Numerosi resti di affreschi di pregio, in corso di analisi ad opera della dott.ssa Alessandra De Lorenzi, chimico-fisica del DSMN, e di mosaici bianchi e neri completano il quadro.
Secondo l’ipotesi preliminare del team di studiosi, ci troviamo di fronte a una villa marittima di un certo livello dotata di piscine per l’allevamento ittico. L’applicazione della tecnica fotogrammetrica subacquea, condotta dalla dott.ssa Elisa Costa, sta dando ottimi risultati anche in queste acque a bassissima visibilità permettendo di documentare al meglio le strutture sommerse individuate.

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